SCHOPENHAUER
SCHOPENHAUER Schopenhauer riteneva possibile offrire una duplice visione del mondo: scientifica = lo descrive nel suo apparire esteriore e fenomenico come «rappresentazione»; filosofica= la quale, andando oltre i fenomeni, arriva a comprendere che la sua essenza consiste nella «volontà». Queste due prospettive vengono sviluppate nell’opera maggiore del filosofo: Il mondo come volontà e rappresentazione. Dire che il mondo è una nostra rappresentazione significa che esso è dato sempre e soltanto in relazione ai nostri organi di senso e alle nostre facoltà conoscitive: le forme a priori dello spazio e del tempo e la categoria della causalità. Le cose sono un reticolo di connessioni elaborate in virtù dei principi di individuazione e di ragion sufficiente, con i quali il soggetto “filtra” ogni dato percettivo. Tale dimensione fenomenica, che è quella della scienza, non è che sogno e illusione. In questo egli differisce da Kant, per il q